Periodo

da sabato 22 a sabato 29 febbraio 2020

Località

Bahamas: Nassau, Exuma, Allan’s Cay…

Quota

1365 euro a testa più volo aereo

Diario di bordo

Venerdì 21 febbraio

Tutto il gruppo (30 persone) è arrivato in serata a Nassau dopo uno scalo a Miami. Ci incontriamo a Palm Cay Marina per imbarcarci. Due catamarani sono già disponibili, l’equipaggio del terzo catamarano dormirà in albergo per raggiungerci l’indomani. Stasera cena al ristorante nel Marina rigorosamente vista mare: inizia la vacanza!

Sabato 22 febbraio

Ci si sveglia con calma, e già ci si sente già in vacanza. Colazione al barettino del Marina con eggs and bacon, piadine, sole e una leggera brezza: si preannuncia una splendida giornata. Le ore passano in tutta calma: tra check-in e cambusa non manca l’occasione di sfruttare il resort del Marina per fare il primo tuffo in piscina o sorseggiare un drink in spiaggia.

Domenica 23 febbraio

Il sole splende in cielo. Prima di salpare gli skipper si radunano presso l’ufficio del charter per il briefing sulla navigazione con la guida locale. Con gli interessanti spunti su isole da visitare, attrazioni locali e pericoli da evitare, si pianifica la settimana. Il vento spira da Nord quindi decidiamo di fare una lunga navigazione verso Sud. Circa 40 miglia per raggiungere Shroud Cay all’interno del parco naturale di Exuma. Usciti dal marina, e dal lungo canale costeggiato dai coralli, ci immergiamo nel blu. C’è chi issa le vele e chi getta la lenza! Forse questa è stata la scelta più azzeccata. Infatti Ernesto in pochi minuti miete la prima vittima: un bel pesce, un red snapper, di 4,5 kg. Un ottimo inizio settimana! La navigazione procede a motore e fiocco, tra mare azzurro, chiacchiere, sole e spuntini. Arriviamo a destinazione verso le 16:00 l’orario perfetto per fare un bagno e godersi il tramonto con un buon aperitivo. La cena è organizzata con i tre equipaggi: tutti insieme ci raduniamo sul catamarano di 50 piedi e condividiamo il pesce alla griglia, riso, insalate e ottimo vino italiano (portato da casa!). Sembriamo una grande famiglia.

Lunedì 24 febbraio

Oggi ci aspetta una giornata piena di meravigliose sorprese.
Sveglia alle 8.00, cosa non troppo impegnativa grazie al jet lag, e dopo colazione tutti sul tender! Ci muoviamo in gruppo come un piccolo convoglio e ci immergiamo nella natura. Sfruttando l’alta marea e la corrente a favore, risaliamo uno dei fiumi di acqua salata che attraversano tutta l’isola. Qui l’acqua scorre in innumerevoli canali, tra verdissime mangrovie, e come un’autostrada collega l’Oceano a Est con i bassi fondali delle Bahamas a Ovest, trasportando pesci, tartarughe e mante. La vegetazione è bassa, l’acqua limpidissima. I colori magicamente indescrivibili. Alla fine del fiume si arriva a una meravigliosa spiaggia di sabbia bianca, finissima, affacciata sull’Oceano Atlantico. Dopo tuffi, bagni, sole, fotografie da cartolina e una nuotata in corrente, è ora di rientrare ai catamarani sfruttando il cambio della marea e quindi l’inversione della corrente. La seconda tappa della giornata è Warderik Cay, il cuore del parco di Exuma. Navighiamo a Ovest delle isole, facendo lo slalom tra i banchi di sabbia, verso Sud. La navigazione è tranquilla, le sfumature di azzurro e turchese che ci regala il mare sono innumerevoli. Raggiungiamo la baia alle 16:00 e ci accaparriamo le ultime 3 boe. Il vento soffia forte, la marea è al minimo ed entrare nella baia fa un pò impressione. Lo stretto canale è ben visibile, esattamente al centro dei banchi di sabbia: non sono ammessi errori. Finito l’ormeggio c’è ancora tempo di passeggiare in spiaggia, ammirare una manta che passa sotto gli scafi e fare un tuffo prima della cena.

Martedì 25 febbraio

Al mattino il vento si è calmato e la baia splende in tutta la sua bellezza. Si avvistano tartarughe, mante, barracuda e … squali! Sì, quelli non mancano. Si tratta di squali nutrice innocui per l’uomo. Gironzolano tra le barche nella speranza che qualcuno getti loro del cibo (severamente vietato) e si prestano per qualche bella foto. Sulla spiaggia si può ammirare lo scheletro di una balena, spiaggiata sull’isola negli anni ’90; ci sono alcune sdraio e canoe a uso gratuito per girovagare nella baia. Se volete nuotare lontano dalla spiaggia fate attenzione alla corrente: non sottovalutatela! Essendo una baia racchiusa tra due isolotti c’è sempre corrente che vi porta al largo, in un verso o nell’altro. Così ci capita anche il salvataggio di due inglesi attempati che tentavano il nuoto controcorrente per tornare alla loro barca, senza pinne e all’insaputa del loro equipaggio. Crazy jungle! Nel pomeriggio salpiamo verso Nord per raggiungere Norman’s Cay. Navighiamo a Est delle isole, in Oceano Atlantico. Se nei giorni scorsi la profondità media è stata di 3 metri, qui siamo ben oltre i 1000: un vero cratere! Naturalmente i nostri pescatori lanciano le lenze appena fuori dal limite dal parco, ma nelle 20 miglia di navigazione nessun pesce commestibile abbocca, solo un paio di piccoli barracuda che vengono liberati. A Norman’s Cay facciamo una prima tappa vicino al relitto dell’aeroplano dove lo snorkeling regala grandi emozioni: pesci multicolori, coralli, gorgonie e una razza assopita che ha eletto a casa questo luogo, ci guardano incuriositi mentre nuotiamo intorno alla carlinga. Per la sera ci spostiamo sulla costa Ovest dell’isola. Qui una lunghissima spiaggia di sabbia bianca regala un meraviglioso tramonto sul mare e l’unico bar delle Bahamas ci deruba di 20 dollari a testa per un cocktail caraibico, ma che spettacolo!

Mercoledì 26 febbraio

La mattina trascorre sulla spiaggia, tra bagni, sole, lunghe camminate. Il vento è calato quasi del tutto e il sole splende caldo e luminoso. Ma il tempo sta cambiando e nella notte dovrebbe girare da Sud. Nel pomeriggio salpiamo per continuare la nostra navigazione verso Nord e arrivare a Highborne Cay. La navigazione è breve, circa 10 miglia. Scegliamo di farla lentamente tra i banchi di sabbia e le isole per vederle più da vicino.
In previsione della notte ci spostiamo nella baia a Nord. Qui ci tuffiamo a fare snorkeling tra coralli ti tutti i tipi e una miriade di pesci colorarti, e qualcuno prova a cercare qualche aragosta … senza successo. Ma sono due giorni che ci è venuta voglia di aragoste, come fare? Idea! Prendiamo due tender e navighiamo fino al marina dell’isola in cerca della cena. Al pontile troviamo il pescatore locale: ha finito le aragoste! Non ci lasciamo scoraggiare e le prenotiamo per la mattina seguente. Nel frattempo i nostri equipaggi si sono recati in spiaggia. Tutta l’isola è privata, un enorme resort. La vegetazione è rigogliosa, la spiaggia bianchissima ma … sbarcare sulla spiaggia non è consentito. Un tuffo e si torna in barca con il tramonto.

Giovedì 27 febbraio

La notte è stata movimentata. Il vento è arrivato e con lui la pioggia. Lasciamo che passi il temporale e ci spostiamo di pochissime miglia a Allan’s Cay, l’isola delle iguane. Nel brevissimo tragitto (meno di 2 miglia) Ernesto lancia ancora la lenza e … in meno di un’ora pesca ben 4 pesci. Tra cui un barracuda di 106 cm! Questo non lo liberiamo, lo regaleremo alle impiegate del charter che ce lo hanno “commissionato”. Nel frattempo arriva l’amico pescatore che, nonostante ci si sia spostati di baia, è riuscito a trovarci e consegna le tanto desiderate aragoste: la cena è assicurata! Aragoste e pesce alla griglia per tutti.

Venerdì 28 febbraio

Oggi si rientra alla base. Il cielo è plumbeo, ci aspetta una lunga navigazione (28 miglia) contro vento e un pò di pioggia. Partiamo in mattinata così avremo modo di concederci ancora un bagno in piscina quando saremo a Palm Cay. Arrivati davanti al Marina inizia il consueto balletto per recarsi al distributore. Ormeggiamo la nostro posto e iniziamo a rassettare. Stasera si cena tutti insieme sul Lagoon 50, come la prima sera.

Sabato 29 febbraio

Ore 10.30 è il mometo di salutare Palm Cay Marina. Lasciamo i catamarani e carichiamo i bagagli sul pullmino che ci porta in aeroporto. E’ stata una bellissima vacanza, dai ritmi rilassati, a contatto con la natura e le sue mille sfumature di blu. Non perderemo l’occasione di tornare a visitare questo angolo di mondo che tanto ci è piaciuto.

Itinerario

Gli scatti migliori:

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Le barche

Per questa vacanza in flottiglia sono stati scelti tre catamarani: due Lagoon 42 e un Lagoon 50, con generatore ed aria condizionata, comodissimi, spaziosi e confortevoli, con 4 e 6 cabine doppie e 4 bagni con doccia, che posso ospitare a bordo 10 e 14 persone.

Tutte le immagini e i video sono inseriti a scopo illustrativo e non costituiscono elemento contrattuale.

Quota 1365 euro

La quota comprende:

  • la condivisione delle spese di affitto dei catamarani
  • sistemazione in cabina doppia
  • tender e fuoribordo
  • lenzuola e asciugamani

La quota non comprende:

  • volo A/R per Nassau (NAS)
  • porti e gasolio del catamarano
  • cambusa (anche per lo skipper)
  • cene a terra e altre spese personali

NB: la quota è da versare direttamente all’organizzatore della vacanza.

Questa vacanza non è organizzata da Starboard. L’agenzia di mediazione marittima a cui si è rivolto l’organizzatore è Giulia Bruno Yacht Broker.

Come siamo arrivati

Voli su Nassau (NAS)

L’agenzia viaggi Gattinoni Travel Network di Milano ha organizzato un allotment di voli con American Airlines così da volare tutti insieme e avere il prezzo bloccato del biglietto.

Costo del biglietto: 823 euro.

Transfer per il porto

Un transfer organizzato dal charter ci ha portati dall’aeroporto al marina, direttamente davanti ai catamarani.

Chi è arrivato in modo indipendente, con un volo diverso dal gruppo, ha preso un taxi.

Il marina

I catamarani si trovano a Palm Cay Marina sull’isola di Nassau.

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